lunedì 23 maggio 2011

Material management: i modelli di gestione a scorta

L’ obiettivo comune dei modelli di gestione a scorta è quello di avere permanentemente l’articolo disponibile, ovvero in giacenza (Livello di Servizio = K, dove: xx% < K < 100%).
Gli ordini di riapprovigionamento vengono emessi quando la quantità disponibile di un articolo scende fino a raggiungere una prefissata soglia di riordino.
I modelli in esame hanno una base statistica derivante da:
  • domanda complessiva formata dalla somma di tante piccole domande indipendenti fra di loro

  • domanda media stazionaria facilmente prevedibile

  • utilizzo graduale ( e lineare) dello stock

  • distribuzione normale degli errori di previsione
Nell’ambito della logica “Pull” - Gestione a scorta si


distinguono tre principali modelli:

1) a quantitativi di riordino fissi (OP-EOQ – Order Point – Economic Order Quantity), adatti per articoli soggetti a domanda indipendente; gli elementi sono gli stessi visti prima a livello generale:
  • Livello di Riordino
  • Lotto Economico
  • Scorta media
2)Modello a cicli di riordino fissi ( Ir = Intervallo di riordino):


• Si riordina a intervalli regolari predeterminati (Ir)

• In quantità tale da coprire il fabbisogno fino alla consegna del riordino successivo

3)a scorta massima e minima, :

  • gli ordini di rifornimento (variabili) vengono emessi quando la disponibilità scende sotto la scorta minima (limite inferiore)
  • l’intervallo di riordino (Ir = 1 periodo), è determinato in funzione del Tc - tasso di domanda/consumo
  • le quantità ordinate sono pari alla differenza fra il livello della scorta massima e la disponibilità al tempo t 1

lunedì 16 maggio 2011

Material Management: la gestione delle scorte

La Gestione dei materiali, ovvero delle scorte, ha assunto una rilevanza crescente da quando gli impieghi in capitale circolante operativo (assieme ai crediti commerciali le scorte sono la voce più significativa) hanno assunto un peso rilevante nella gestione operativa e finanziaria, richiamando l’attenzione dei responsabili aziendali (e degli studiosi).


Si distinguono diverse tipologie di scorte:

funzionali (operative, ovvero di ciclo o di disaccoppiamento fra flussi produttivi diversi):


– in transito, in funzione del tempo di approvvigionamento o di produzione (Scorta = vendite/consumo x lead time)

– organizzative, ovvero che svolgono un ruolo di “volano” fra le diverse fasi del sistema produttivo-distributivo:

Lot size inventory, legate alla convenienza di spuntare prezzi più favorevoli o ridurre l’incidenza dei costi di set-up

Stagionali (buffer): es. prodotti alimentari legati ai cicli agricoli

Preventive in vista di difficoltà di mercato

di sicurezza, per fronteggiare inattese variazioni della domanda o del consumo oppure ritardi di produzione/consegna e garantire un adeguato livello di servizio

• speculative, per sfruttare favorevoli condizioni di mercato


Il valore delle scorte può essere calcolato applicando vari metodi:

costo specifico: per partite singole acquistate individualmente (es. lana) o assiemi/prodotti fabbricati su commessa singola

F.I.F.O. (First In – First Out)

L.I.F.O. (Last in – First Out)

Costo medio ponderato (semplice o progressivo)

Retail system ( = prezzo di vendita – ricarico medio)